Situata nella metà della navata destra, appartiene alla Confraternita di S. Nicola dei Sarti. E’ tradizione che detta Cappella sia stata eretta per opera di un negoziante proveniente dall’Oriente. Costui, salvatosi da un naufragio, per intercessione di S. Nicola di Bari, approdò a Cerrano, antico porto di Atri, dove era una Chiesa dedicata al Santo. Qui volle offrire il suo avere a S. Nicola, facendo erigere questa Cappella nella Cattedrale di Atri affidandone l’amministrazione ai Sarti, che si costituirono in società.
La Cappella, tutta in pietra calcarea tenera di colore biancastro, rispetta nell’architettura una chiara volontà di equilibrio classico, nelle lineari colonne scanalate e nella statica nonché disadorna cimasa. All’interno, il grande dipinto su tela rappresenta la Madonna delle Grazie con il Bambino, avvolti da una schiera di Angioletti, e ai livelli più bassi prima S. Nicola Vescovo e S. Omobono, Patrono dei Sarti, poi altri piccoli Angeli, tra cui quello sul centro con forbici e filo.
Bibliografia:
Trubiani, B., Atri Città d’arte, Edizioni Menabò – D’Abruzzo
Trubiani, B., La Basilica-Cattedrale di Atri, Arti Grafiche T. Pappagallo & F. lli -Roma