E’ la prima che s’incontra nella navata di sinistra, a partire dall’ingresso principale. Risale al 1618 e fu dedicata a S. Giacomo Apostolo. La Cappella fu eretta dalla Nobile Famiglia Arlini, originaria di Pallanza nel Ducato di Milano, che si era trasferita in Atri nel sec. XVI. Al suo interno fa spicco un grande dipinto di m. 1,60 per 2,70 di notevole pregio artistico, raffigurante la “Liberazione delle Anime Sante dal Purgatorio”. Vi compaiono quattro Santi, S. Leonardo, S. Gregorio Magno con la tiara, S. Carlo Borromeo, S. Francesco ed una serie di Angeli che aiutano le Anime a salire nella gloria del Cielo mediante una scala al centro e lunghi cordoni ai lati. L’ascesa termina ai piedi della Trinità divina e della Madonna che a mani giunte ed orante viene incoronata in un tripudio di festa e di luce. Sulla destra, in basso, compare lo stemma degli Arlini.
Tutta la composizione della Cappella è in legno dorato; nel sec. XVII la doratura era molto dispendiosa e pertanto riservata alle Famiglie più cospicue. Superiormente troneggia il biscione visconteo. Esso si trova inquartato, come elemento dominante, nello stemma Gentilizio degli Arlini.
Bibliografia:
Trubiani, B., Atri Città d’arte, Edizioni Menabò – D’Abruzzo
Trubiani, B., La Basilica-Cattedrale di Atri, Arti Grafiche T. Pappagallo & F. lli -Roma