Sul pilastro destro della prima campata sporge una figura di fanciulla sorreggente una vaschetta poligonale. La colonna è completamente sostituita dall’elemento figurato, che è così finemente lavorato da sembrare avorio. L’acconciatura del vestito ed il manto ripiegantesi sulle spalle denotano da parte dell’artefice una precisa conoscenza dei costumi abruzzesi, resa ancor più evidente dall’atteggiamento della donna che sembra quasi recare sulla testa la tipica conca di rame. E’ riferibile alla fine del sec. XVI.
Un’ altra acquasantiera fa spicco vicino al pilastro di fronte: anch’essa marmorea, è coeva della precedente. Scolpita con squisita armonia disegnativa, la colonna doppiamente scanalata nel mezzo, mostra una decorazione a girali nascenti da un ceppo di acanto con al centro fiori, foglie ed uccelli.
Bibliografia:
Trubiani, B., Atri Città d’arte, Edizioni Menabò – D’Abruzzo
Trubiani, B., La Basilica-Cattedrale di Atri, Arti Grafiche T. Pappagallo & F. lli -Roma